11 febbraio 2015

Ma cosa è l'oceano, se non una moltitudine di gocce? (cit.)


Come avrete ormai sicuramente chiaro, mi piace sperimentare e provare un po' tutte le alternative che ci sono in circolazione, soprattutto nel campo dei sistemi operativi per dispositivi sia "fissi" (PC) che "mobili" (smart-phone e tablet).

In questi giorni, dopo un'avventura iniziata diverso tempo fa, finalmente un altro player si è affacciato nel mondo della telefonia, cercando di portare anche una ventata di aria fresca. Mi è capitato di parlarvene già a fine 2014, nella mia analisi sugli ecosistemi che oggi e nel prossimo futuro domineranno la scena mondiale. Ma presto, con molta probabilità, tornerò ad interessarmene decisamente più nel dettaglio!

L'oceano della tecnologia è gigante, ed è formato da tante gocce che nel loro piccolo contribuiscono alla sua immensità. E a me piace esplorare ogni piccola stilla, ogni possibile realtà: la curiosità è tanta e la voglia di indagare in ogni direzione (s)muove i miei interessi.

Ad ogni modo, se riuscirò a mettere le mani sul quel giocattolino, avrete presto notizie in merito. Per ora, invece, voglio aggiornarvi su quanto, al momento, è sotto la mia lente di ingrandimento!

Benvenuti, perciò, ad una nuova puntata after the buzz (qui la precedente)!


Il device con il quale ha avviato l'avventura del blog, il motorola moto g (recensione / dopo 6 mesi) sarà il protagonista di un mio prossimo articolo: sono passati più 365 giorni da quando spacchettai la confezione, ed è giunto anche il momento di riporlo in secondo piano.
Perciò vi anticipo che non appena arriverà l'update ufficiale a lollipop pubblicherà le mie considerazioni sul nuovo firmware e sul moto g in generale dopo 1 anno di utilizzo.


A questo punto non rimane altro che concentrarmi sugli altri dispositivi e voglio farlo seguendo lo stesso ordine con il quale nel corso dell'ultimo anno ho indagato su di essi.

Il secondo prodotto che mi incuriosiva nel 2014 era il google chromecast (recensione / dopo 6 mesi): anche per lui si stanno completando i primi 12 mesi di utilizzo; non mancherà uno speciale al riguardo.


Nonostante la concorrenza, che si sta facendo sempre più agguerrita anche nel campo dell'home entertainment, google è riuscita a piazzare la sua soluzione in tantissime case: da mesi al primo posto nelle vendite, ormai ha anche raggiunto -e superato- il miliardo di cast.

Si parla di 10 milioni di chromecast venduti in tutto il mondo, con più di 6000 applicazioni compatibili con la pennetta!

E parlando di applicazioni, anche i giochi multi-player stanno arrivando: qui una selezione dei 5 più divertenti. E date un'occhio anche a Flipps...

Per i più smanettoni, come me, e amanti dei sistemi GNU/Linux, vi riporto una interessante guida per poter effettuare il casting dal vostro PC motorizzato con una distro del pinguino.

Infine, vi consiglio di tenere sott'occhio la pagina Chromecast Offers, poiché BigG è solita fare promozioni e offerte agli utenti della sua pennetta, come il recente regalo di 6€ per acquistare/noleggiare contenuti dal Play Store, o i 90 giorni gratuiti del servizio Play Music.



Il terzo dispositivo passato sul banco di prova è stato il pebble steel (recensione / dopo 6 mesi). Anche per lui si stanno avvicinando i 12 mesi di servizio, ed ovviamente anche in questo caso preparerò un articolo speciale.

Essendo passato diverso tempo dalla presentazione ed arrivo sul mercato dei suoi prodotti, anche per pebble è tempo di numeri -e di nuovi dispositivi-: oltre 1 milione di smart-watch!
La ricezione è stata decisamente ampia a livello globale, soprattutto se si pensa che pebble è una start-up e non una azienda "navigata".

Considerando, inoltre, la novità nel settore e sicuramente il fatto di essere prodotti rivolti ad una nicchia del mercato, numeri così alti sono tutt'altro che da sottovalutare.

Pebble continuerà sulla sua strada e nei prossimi mesi ci si aspetta nuovo hardware e probabilmente una evoluzione della piattaforma. Evoluzione che potrebbe andare in direzioni completamente differenti da quelle perseguite dalla concorrenza (Apple e Google).
Ma questo solo il tempo ce lo dirà, e probabilmente non prima del Q3 vedremo nuovi device marchiati pebble.

Del resto se l'evoluzione sarà dirompente rispetto a quanto oggi esistente, ci vorrà tempo per portarla a compimento. Ed essa sarà sicuramente l'arma principale per combattere il sempre più crescente numero di competitor.
Sarà anche da capire come evolverà il concetto stesso di orologio smart, ed è interessante vedere come le vecchie realtà stiano reagendo ad esso.

Rimanendo invece focalizzati sul presente, gli sviluppatori saranno felici di sapere che da fine gennaio è possibile avere un emulatore per la piattaforma Pebble OS direttamente nel cloud!



Trascorsa la primavera, tra dongle multimediali e smart-watch, i miei interessi si sono rivolti nuovamente al mercato smart-phone, e nello specifico verso jolla: la start-up finlandese che aveva rilasciato da poco il suo primo telefono, lo jolla phone (recensione / dopo 6 mesi), mosso dal nascente sistema operativo Sailfish OS (recensione), creato dall'azienda stessa.

Parlando di Sailfish, vi segnalo che da pochi giorni è stato rinnovato completamente il portale dedicato all'OS e agli sviluppatori (https://sailfishos.org/). E rimanendo in tema sviluppo, potreste essere interessati a questo speech proprio sul funzionamento del sistema operativo, sulle QT5 e su Wayland (il gestore grafico utilizzato).

Sailfish OS è il vero motivo per cui jolla sta ricevendo finanziamenti in Europa ed è anche, come ribadito più volte, il motivo stesso dell'esistenza della start-up. L'hardware è solo un mero strumento per mostrare gli avanzamenti della piattaforma, e sembra che anche la Russia, sempre più impaurita dai monopoli americani, sia interessata a finanziare il progetto, o perlomeno il porting delle apps più famose dalle piattaforme iOS/Android ai vari Tizen/Sailfish/Ubuntu e così via.



A fine gennaio, ve lo avevo anticipato, si è tenuto il FOSDEM 2015 a Bruxelles. Durante quell'evento i ragazzi di jolla hanno discusso di tanti argomenti: dal come portare Sailfish sui dispositivi Android, agli avanzamenti nella realizzazione dello jolla tablet (di cui tra l'altro è stata anche riaperta la campagna di finanziamento crowdfunding - superati i 2 milioni di dollari).

Tra le altre opzioni di finanziamento per il tablet, è stata aggiunta anche la possibilità di acquistarlo in accoppiata con il telefono. Nonché, proprio per festeggiare gli eventi ospitati al FOSDEM, è stata data la possibilità di ottenere il dispositivo con uno sconto di 49€ dallo store online (ormai scaduto).

Ad ogni modo, sul sito Gli Stockisti si può richiedere il dispositivo a 219€.


Per festeggiare il San Valentino, jolla ha pensato di realizzare una versione in edizione limitata dello jolla phone (disponibile anche nella rete del nostro rivenditore italiano ufficiale RCH Importazioni) con i contenuti speciali di Angry Birds Stella, un po' come accade con il launcher per Android.


Altro argomento toccato durante il FOSDEM è stato il prossimo update firmware che sarà rilasciato nei a breve: con esso giungerà un nuovo browser web (qui una prima immagine) che si spera migliori decisamente l'esperienza di navigazione...

Ad ogni modo, se foste interessati ad avere in anticipo gli aggiornamenti firmware, così anche da partecipare alle fasi di test, jolla ha pensato ad un sistema apposito: basterà abilitare la specifica opzione dalla pagina del proprio account jolla sul sito ufficiale. In questo modo, qualora fosse disponibile un aggiornamento, lo si potrà ricevere in anteprima e partecipare alla fase di test pre-rilascio generale.


Jolla non è esclusivamente Sailfish, è anche TOH, le altre metà che vanno a personalizzare in modo così profondo ed unico il dispositivo, che attualmente è un unicum nel panorama dei dispositivi mobili.




La TOHKBD, la tastiera con attacco magnetico finanziata via crowd-funding, è in fase avanzata di realizzazione e presto sarà completata e consegnata ai primi acquirenti.

Sicuramente uno degli esempi di progetto collaborativo più interessante degli ultimi mesi.


Ma anche la TOHOLED e la LeTOH continuano ad essere perfezionate e ad arrivare nelle mani di coloro che hanno scelto la piattaforma di jolla anche per questa possibilità di personalizzare all'inverosimile il proprio device (sia lato software, con patch / os alternativi / applicazioni / shortcut, che hardware).


Sul mio account instagram avrete notato un po' di nuovi accessori che sto provando ultimamente:

 


... ma sicuramente molto più gradito (per me) è il regalo che la mia fidanzata sta realizzando. La sua preparazione è durata -finora- ben 4 ore, tra progettazione, composizione, realizzazione e pulizia finale. E non è ancora ultimata, ma a me piace già tantissimo così:




\o/



Tornando ai vari giocattolini passati sotto la mia lente di ingrandimento, in estate era il turno del oneplus one (recensione).

Come saprete non c'è stato per questo device un secondo appuntamento dopo i canonici 6 mesi di utilizzo, poiché semplicemente non ha superato i primi 2 :D

Non voglio farvi promesse, ma forse, quando sarà rilasciato ufficialmente lollipop (CM12s) per il dispositivo, potrò farci un nuovo giretto per capire un po' come stiano procedendo i lavori...



Nel frattempo il one ha ricevuto il suo ultimo update (changelog) basato su Android 4.4.4 KitKat (XNPH52Q) che, tra l'altro, ha portato la SwiftKey Keyboard preinstallata, MaxxAudio (disponibile però per tutti) ed una marea di altre novità e bug fixes (firmware scaricabile da qui).

Intanto oneplus, oltre ad aver annunciato l'avvio delle vendite in India, a partire da ieri (10 febbraio) ha finalmente dato il via agli acquisti senza la necessità di inviti: possibilità che però sarà riproposta solo di martedì.

Meglio di niente!



Come vi avevo anticipato l'ultima volta, oneplus abbandonerà la CyanogenMOD (già ne ha abbandonato il logo stampato sugli ultimi modelli usciti dalle fabbriche) in favore di un firmware proprietario che è in fase di ultimazione: Oxygen OS (qui una anteprima), che sarà presentato ufficialmente fra qualche giorno. Firmware che, fortunatamente, sembra essere una variante stock di Andorid Lollipop, con poche personalizzazioni da parte del produttore.

Il 2014 è stato un anno decisamente impegnativo per la start-up cinese, la quale ha deciso di raccontarcelo con una lunga infografica -forse solo lunga e poco precisa-.

Ad ogni modo, indipendentemente dall'operato della casa madre, il one si è dimostrato veramente un ottimo prodotto, sicuramente per quel che riguarda il reparto multimediale, che per il modding.

E se il device è entrato nel cuore di fotografi professionisti, è dalla community che arrivano sempre gli spunti maggiori:


Alla fine dell'anno ho cominciato ad interessarmi nuovamente alle alternative presenti sul mercato degli smart-phone, e così ho avuto modo di mettere le mani sull'ultimo dei dispositivi che finora ho recensito.


Era l'inizio 2015 quando è iniziata l'ultima avventura, quella del mozilla flame (recensione), mosso dal sistema operativo open-source Firefox OS (recensione) creato dallo stesso ente no-profit.

Ultimamente sono stato un po' indaffarato e non ho ancora avuto modo di provare le ultime due incarnazioni dell'OS, la 2.1 e la 2.2, anche perché non sono state rilasciate via OTA ma occorre flasharle.
Cercherò di mettervi mano quanto prima!

Nel frattempo, comunque, anche mozilla ha partecipato al FOSDEM 2015, con davvero molto interesse da parte degli astanti.
E non è solo il pubblico a cominciare a guardare la piattaforma della volpetta rossa infuocata: sembra che anche HTC possa essere interessata a salire sul carro.
Sicuramente un'ottima notizia nel qual caso diventasse realtà.

Durante l'evento di Bruxelles, i ragazzi di mozilla hanno presentato un progetto molto interessante, rivolto agli sviluppatori di app per FirefoxOS. Sul blog dell'azienda è possibile trovare, inoltre, tantissimi articoli stimolanti, come la serie sul P2P Web, o su come embeddare un HTTP WebServer direttamente sull'OS mobile!


L'ultima notizia del giorno riguarda Matchstick, la pennetta multimediale concorrente del chromecast e motorizzata con Firefox OS. Purtroppo essa sarà rimandata di 6 mesi, ma per una buona causa: introdurre il supporto ai DRM, indispensabile ad esempio per Netflix e piattaforme simili, e per potenziarne l'hardware.



Bene: dopo la lunga sfilza di aggiornamenti non mi resta che salutarvi.
A presto!