1 luglio 2015

google "cardboard 2" unboxing, caratteristiche, apps e funzionamento


Ciao ragazzi, inizia una nuova avventura!

Finalmente ho avuto modo di spacchettare il nuovo giocattolino che attendeva da più di una settimana di giungere sotto la mia lente di ingrandimento, ma che ha dovuto aspettare pazientemente il mio rientro dalle ferie :D

Sto parlando del google cardboard v2, o per meglio dire dell'implementazione di i am cardboard del visore pensato da BigG per la realtà virtuale.

Vi avevo parlato del progetto durante il mio resoconto del Google I/O di qualche settimana fa, ma oggi ho la possibilità di entrare meglio nel merito!

Tanto per cominciare voglio subito chiarire una cosa: la versione 2 (o v2) del cardboard è praticamente identica alla v1.

Le differenze -minime- che ci sono, però, ne giustificano l'esistenza e sono principalmente delle rifiniture a quanto già in essere nel modello presentato lo scorso anno.


Il principale motivo dell'ideazione della variante 2015 del cardboard sta nella possibilità di inserirvi dentro anche smart-phone da 6" (prima non si andava oltre i 5.1"). Ed è stato semplificato il suo processo di costruzione (dallo spacchettamento fino all'utilizzo): il primo modello richiedeva più di 10 passi da compiere prima di poter inserire un device al suo interno, ora ne bastano solo 3.

In più è stato aggiunto un tastino superiore che permette di interagire con il display del telefono in esso inserito: fondamentalmente viene simulato un tocco in modo che, per eventuali applicazioni che necessitino di input, sia possibile interagire con lo schermo del nostro dispositivo.



Di modelli di cardboard ce ne sono tantissimi: basta vedere nella apposita pagina del sito ufficiale per rendersene conto. Questo perché google ha deciso di non produrre un prodotto ed immetterlo sul mercato, ma ha rilasciato le istruzioni per crearselo da sé in casa.

Una serie di produttori, poi, come i am cardboard, hanno "preso la palla al balzo" dando la possibilità ai meno smanettoni di accedere al prodotto già bello che pronto per essere utilizzato.

Le cifre richieste variano tra i 15 ed i 25€ a seconda del modello che sceglierete (non tutti i produttori spediscono in Italia però), e ve ne sono anche varianti in plastica più costose.

Io ho optato per il modello classico (v2) di i am cardboard in colorazione rossa.



L'esborso richiesto (con spese di spedizione standard incluse) è onesto, ed i materiali con cui è realizzato il prodotto sono fondamentalmente: cartone, due vetrini, un elastico, qualche adesivo trasparente e tre strap per tenere chiuso il tutto.

Una volta estratto dalla scatola e montato, sarà sufficiente avviare sul nostro device uno dei contenuti pensati per la realtà aumentata ed inserirlo all'interno del cardboard.


Già, contenuti appositi...
In realtà questa affermazione non è del tutto corretta: questo tipo di visore permette di fare esattamente le stesse cose che è possibile fare con tutti gli altri visori. Perciò qualsiasi contenuto pensato per la realtà virtuale può essere acceduto anche con il cardboard.


E di contenuti cominciano ad essercene molti: principalmente applicativi che permettono di farci esplorare mondi 3D virtuali, oppure app che ci portano dentro a filmati o fotografie panoramiche in cui è possibile esplorare intorno a noi a 360°.


Una delle fonti più interessanti è YouTube: cercando l'hashtag #360video sarà possibile immergersi -letteralmente- in un mondo di video girati appositamente per l'utilizzo con questo tipo di visori.


Gli stessi video possono essere fruiti anche da PC o direttamente dallo smart-phone. Quindi vi starete chiedendo:
Ma cosa offre in più un visore del genere rispetto alla semplice fruizione standard (senza visore)?

Tanto per cominciare esso cerca di farci immergere nell'esperienza virtuale chiudendo i nostri contatti visivi con il mondo reale: il visore blocca la nostra visuale solamente sul telefono, nascondendo tutto ciò che c'è attorno a noi.
In accoppiata con delle cuffiette, poi, riesce a isolarci completamente.


La cosa più importante di tutte, però, è la stereoscopia.


Senza entrare nel dettaglio, le due lenti presenti nel visore permettono di far concentrare i nostri due occhi ognuno su una metà dello schermo del telefono (sperando che lo abbiate posizionato correttamente :P).

Le applicazioni studiate appositamente per lo scopo suddividono in due metà la superficie del display e replicano su ognuna di esse le immagini da mostrarci. In questo modo è possibile generare un effetto tridimensionale simile a quello del cinema o dei televisori 3D.

E ovviamente tutto ciò migliora la sensazione di immersione con la scena in visione. Più alta sarà la risoluzione del display del vostro smart-phone, poi, migliore sarà la resa.



Durante il Google I/O di quest'anno, BigG ha annunciato l'apertura anche ad iOS del suo programma cardboard, ed infatti è ora possibile scaricare dallo store di apple l'apposita app ufficiale (anche se non disponibile in tutto il mondo, ad esempio io non sono riuscito a scaricarla).

La stessa app era ovviamente già disponibile per Android. In più, google ha creato un'apposita categoria nel suo Play Store in cui cercare nuovi contenuti (ma ce ne sono anche tanti altri lì non riportati).

L'applicazione cardboard ha il solo scopo di illustrare il funzionamento del visore ed offre una serie di contenuti dimostrativi per il suo utilizzo. Niente di indispensabile insomma, anche se non mi sarebbe dispiaciuto poterla provare sul mio iPod Touch.



Bene, non mi dilungo oltre, anche perché ho registrato un apposito video per cercare di mostrarvi velocemente cos'è cardboard, come funziona e qualche breve esempio di cosa è possibile fare con questo giocattolino:



Prima di salutarvi vi anticipo che nei prossimi giorni pubblicherò un altro articolo sul prodotto, sulle applicazioni compatibili, ma soprattutto per disquisire in generale sul progetto cardboard di google.

A presto quindi, e buona immersione a tutti!