4 settembre 2016

blackberry "dtek50" prestazioni, sensazioni d'uso, multimedialità e peculiarità


Ciao!

Un'altra settimana è volata ed eccomi qui pronto a parlarvi nuovamente del blackberry dtek50. Nelle scorse settimane avevo analizzato le caratteristiche tecniche (l'hardware, gli accessori ed il contenuto della confezione di vendita) e le implementazioni software della casa della mora nel mondo Android (con tutte le applicazioni ed i servizi dell'azienda, nonché le modifiche apportate al robottino verde per renderlo inespugnabile).

Oggi è giunto il momento di capire come il telefono si comporti nell'uso quotidiano, come se la cavi con la navigazione web o l'esecuzione di giochi, come girino realmente le apps di blackberry, e come il device gestisca l'ambito multimediale.

Buona lettura!

Prima di continuare, volevo anticiparvi che in questo articolo non analizzerò né la gestione dei consumi energetici (batteria) né il reparto telefonico (gestione del segnale, qualità della chiamata, etc...): mi riservo ulteriori test in merito e, come mio solito, tratterò tali punti in fase di recensione finale, che arriverà nei prossimi giorni.


Il dtek50 nel quotidiano


Il dtek50 è un dispositivo di fascia medio, medio-alta, progettato e costruito da TCL: blackberry ha detto la sua su alcune caratteristiche, tra cui il retro gommato. Mi trovo a condividere in pieno tale scelta poiché il dispositivo, essendo molto sottile e leggero, avrebbe rischiato di diventare una saponetta se fosse rimasto il vetro come sull'idol 4 di alcatel, il gemello del dtek50 costruito anch'esso sullo stesso reference design di TCL.


Parlando di maneggevolezza, il dtek50 si impugna agevolmente: ha un display da 5.2" di diagonale, quindi l'uso ad una mano è al limite, ma ancora accettabile. Gli spigoli vivi aiutano ad impugnare il dispositivo, ma sono soprattutto il retro in gomma ed il bordo che contorna il vetro frontale a garantirci un'ottima presa.
Per quanto riguarda la disposizione dei tasti, per i destrorsi è molto comodo utilizzare il bilanciere del volume mentre l'accesso al tasto power risulta più scomodo. Fortunatamente il dispositivo supporta lo sblocco ed il blocco dello schermo con il doppio tap, per cui nel quotidiano non si rilevano particolari difficoltà d'uso.


Il convenience key è comodo per avviare rapidamente una determinata funzionalità, come la torcia che può essere avviata anche dal blocco schermo. C'è la possibilità di impostare l'avvio della fotocamera eseguendo una doppia pressione del tasto, ma tale scorciatoia non funziona: spero che con prossimi update firmware tale problema venga risolto, perché tornerebbe davvero comodo poterla lanciare con rapidità.
Quando il display è acceso è possibile configurare il convenience key a piacere, con una scelta molto ampia tra azioni, applicazioni o scorciatoie.


A questo punto voglio affrontare la questione dell'assenza del sensore di impronte. In rete si leggono opinioni molto negative al riguardo. Per quanto mi riguarda, non ritengo la sua assenza sul dtek50 un fattore così grave: tanto per cominciare blackberry come abbiamo visto non ha costruito in prima persona questo dispositivo e, probabilmente per esigenze commerciali e per mantenere i costi entro un certo perimetro, ha optato per non modificare pesantemente il reference design di TCL, il quale non disponeva di tale sensore. Ma, soprattutto, un sensore di impronte digitali non aumenta affatto la sicurezza di un terminale. Anzi, esso la lega ad una chiave di accesso che è sì univoca per individuo (ognuno di noi ha impronte digitali univoche, tralasciando possibili casi in cui il sensore possa fallire il riconoscimento od accettare quello di qualcun altro come valide), ma proprio tale chiave di accesso rimane univoca per tutta la durata della nostra vita. Legare sistemi di pagamento, dati sensibili e così via a chiavi immutabili nel tempo (come l'impronta digitale o la nostra iride) non è detto che sia la scelta più sicura possibile; e ci sono tantissimi studi in merito che stanno ancora cercando di valutarne pro e contro.

  

Passando alla personalizzazione software apportata da blackberry, dopo aver utilizzato il dispositivo per diversi giorni, posso dire che trovo alcune implementazioni davvero comode o utili. Ad esempio adoro la possibilità di cambiare icone al Blackberry Launcher, di cui apprezzo molto la pulizia, la griglia densa ed i widget popup.
Trovo inoltre davvero comodo il pulsante Home come shortcut per 3 applicazioni personalizzabili: io ho optato per la ricerca globale (fantastica poiché abbraccia qualsiasi contenuto presente sul telefono), Google Now e l'Hub. Questa personalizzazione di blackberry non nasconde comunque la presenza di Google Now On Tap, attivabile premendo a lungo sempre sul tasto Home.

 

Per quanto riguarda le applicazioni preinstallate da blackberry, trovo che l'Hub (accentratore di tutte le notifiche o, comunque, gran parte di quelle che riceviamo tra email, calendario, note, attività, messaggi di testo, telefonate, alcuni social come Twitter, Facebook, Pinterest, Instagram, o app di messaggistica come Whatsapp o BBM) sia davvero comodo!
L'app permette di filtrare i contenuti presenti secondo diverse regole che è possibile impostare a piacere, inoltre è ricco di gesture e scorciatoie per velocizzare la consultazione dei contenuti, archiviarli, eliminarli, etc... Purtroppo non tutte le app sono effettivamente supportate, ma troviamo solo quelle per cui blackberry ha sviluppato un connettore.
Direttamente collegato all'Hub vi è la scheda produttività, che può essere attivata o meno, e che è possibile lanciare con uno swipe dal bordo laterale. Non la trovo particolarmente utile, infatti l'ho disattivata.

  

La tastiera offre funzioni davvero interessanti. Tanto per cominciare supporta il metodo di inserimento swipe, davvero comodo, e soprattutto ha alcune chicche che facilitano e velocizzano l'inserimento del testo. Ad esempio: se stiamo digitando una password, ci apparirà automaticamente una quinta fila con i numeri; c'è l'integrazione con Password Keeper (rimando al video per maggiori dettagli) e la possibilità di trasformare le parole in emoticon quando vengono riconosciute; il correttore riconosce i nostri contatti e c'è la predizione della successiva parola da inserire; è possibile aggregare più lingue assieme, cosicché la predizione o la digitazione del testo riescano ad individuare correttamente cosa stiamo imputando; e c'è il metodo di digitazione predittivo di blackberry che velocizza la scrittura di parole suggerendole all'utente posizionandole al di sopra del prossimo carattere che egli sta per premere. Disattivando l'inserimento tramite swipe è possibile sfruttare i gesti per passare da un layout all'altro della tastiera (caratteri, numeri, simboli, etc...) oppure cancellare rapidamente l'ultima parola inserita.

  

DTEK è un'altra di quelle applicazioni inserite dalla casa della mora su cui è importante soffermarsi: essa permette di controllare app per app o permesso per permesso quali accessi vengono effettuati da ogni specifica app ai nostri dati nel corso del tempo. Essa permette quindi di analizzare in modo molto dettagliato lo stato del telefono così da renderci consapevoli di chi e in che modo stia accedendo ai contatti, ai vari sensori del telefono, e così via.


Il dtek50 come dispositivo multimediale


L'azienda canadese non ha inserito molte applicazioni che rientrano nell'ambito multimediale, ma quelle che ha inserito sono realizzate con cura. Principalmente vengono sfruttate le app di google (come Foto o Play Music) per gestire contenuti audio, video o fotografici. Ma blackberry aggiunge una Radio FM, l'equalizzatore MaxxAudio e, soprattutto, una fotocamera davvero completa.

Nel video che è in calce a questo articolo ho analizzato in dettaglio tutte le funzioni presenti, nonché ho inserito vari scatti fotografici e video demo registrati con il dtek50.

 

  

Riassumendo, la camera posteriore da 13 megapixel con f/2.0, phase detection autofocus e fast focus lock, 6 lenti, zoom digitale 4x e doppio flash LED dual tone, non è affatto malvagia e la modalità automatica è in grado di capire, gran parte delle volte, quali siano le impostazioni migliori per lo scatto. Ogni tanto l'elaborazione dell'HDR va a falsare eccessivamente i colori, ma nel complesso le foto sono più che valide. Soprattutto quelle in diurna e con la giusta illuminazione. Di notte le cose peggiorano un pochino, ma del resto si sa che gli scatti in notturna sono sempre più complicati per sensori minuscoli come quelli che possono esserci negli smart-phone.

La camera frontale da 8 megapixel e fuoco fisso, con f/2.2 e pixel da 1.125 μm (quindi con la possibilità di catturare un pochino più di luce), angolo di visione da 84° (il che permette di fare foto di gruppo con più facilità) e flash LED frontale, produce scatti in linea con quelli della fotocamera posteriore.

ottime foto ricche di dettagli in diurna con buona illuminazione

 
l'HDR (automatico) può salvare scatti con forti differenze di luce

 
a volte l'HDR automatico falsa parecchio i colori
cercando di creare scatti "d'effetto"

  
nella maggior parte dei casi comunque il risultato è valido

 
i primi piani in interno con buona luce sono molto buoni 

 
ed anche con meno luce (sempre primi piani in interno)

 
quando entra in gioco il doppio flash LED i risultati sono vari:
a volte la camera restituisce buone immagini,
altre volte si rischia di bruciare la scena

 giocando con le impostazioni manuali si possono ottenere scatti
con sfondo sfocato e ricchi di dettagli

 
è possibile fare foto panoramiche ma occorre molta precisione
e in generale le foto in diurna sono sopra la media

 
in notturna, si sa, è più complicato ottenere buoni scatti,
comunque quelli del dtek50 non sono da buttare via

 
certo: il sensore fa quel che può e lo zoom digitale "impasta" parecchio

 
differenza di scatto tra camera posteriore (sx) e frontale (dx)
dalla stessa distanza: la camera posteriore ha un angolo di
visione minore e gestisce i colori in modo più naturale;
la camera frontale ha valutato di dover utilizzare il flash

 
seconda prova di confronto tra le camere: ancora una volta
la camera posteriore restituisce colori più corretti mentre
la camera frontale ha un angolo più ampio


I video vengono registrati in H.264 a 24, 30 o 60 fps in HD (720p) o full HD (1080p) con audio stereo MPEG-4 AAC a 48000 Hz e 96 kbps. Generalmente sono buoni, anche in interno e con poca luce, ma è capitato che durante un momento di surriscaldamento il frame rate scendesse attorno ai 20-22 fps rendendo di fatto il video scattoso. Abbiamo la stabilizzazione digitale via software, che non funziona però nei video 1080p a 60fps.

  

Passando agli speaker, uno dei punti cardine del design di questo dispositivo, essi sono stereo e bifronte. Quello che posso dire riguardo la riproduzione musicale è che l'audio non solo è forte, ma è praticamente impossibile attutirlo, visto che esce da entrambi i lati. La potenza del suono è elevata e raggiunge picchi di anche 81 o 82 dB.
Inoltre, il suono riprodotto è davvero pulito, sia dagli speaker che dal jack audio.


Il dtek50 sotto stress


 

Il dispositivo supporta l'USB Host e l'USB on-the-go, quindi è possibile collegare memorie esterne o periferiche ed accessori di vario genere, come i gamepad.
E a proposito di videogiochi, nonostante il dispositivo non sia rivolto ad un pubblico che predilige il mondo videoludico, il SoC qualcomm Snapdragon 617 accoppiato con la GPU Adreno 405 consente di eseguire senza particolari problemi tutti i titoli presenti sul Play Store.

Navigare sul web, poi, non è un problema: pinch, pan e tutte le altre operazioni vengono eseguite senza intoppi, soprattutto dopo che le pagine (anche pesanti o in modalità desktop) sono state completamente caricate.


 

Per avere un quadro generale delle prestazioni del terminale, ho eseguito una serie di test benchmark, discussi nel video a seguire, che mettono in evidenza come il dtek50 non sia un super-mega-top di gamma, ma un device che se la cava più che egregiamente nel quotidiano.
Alcune delle scelte fatte da blackberry, come il rendere completamente criptato il file system, vanno a penalizzare il risultato in gran parte dei test. Ma ciò sta solo a significare che gli applicativi benchmark non raccontano tutte e due le facce della medaglia. L'esempio più evidente è quello della lettura e scrittura dei dati sulla eMMC: essa, a parità di operazioni, risulta teoricamente più lenta rispetto a quella di altri terminali che non utilizzano una memoria interna criptata. Nell'uso quotidiano, però, non si notano reali differenze, né durante l'installazione di applicazioni né nell'uso generico del terminale.

Il GPS prende bene ed è rapido, i tempi di aggancio sono veloci. E non ho riscontrato problemi nella ricezione Wi-Fi (che supporta anche la banda 5 GHz) o del 4G LTE (che supporta addirittura 7 bande): il segnale radio viene catturato di poco sopra alla media e, fondamentalmente, non ci sono problemi nello scambio dati (lo switch 3G-4G è rapido). Il Bluetooth 4.2 LE aggancia velocemente ed ha una buona area di copertura.
Tutti gli altri sensori, come bussola, accelerometro, giroscopio, hall sensor ed il sensore di prossimità funzionano perfettamente.


 

Il display è forse l'aspetto più riuscito del dispositivo: sotto la luce diretta del sole si vede perfettamente (personalmente non lo imposto neppure alla luminosità massima perché è già più che sufficientemente potente a metà). Il sensore di luminosità è invece un po' aggressivo e tende a sparare la luminosità del display al massimo. Parlando di luminosità, forse essa è troppo alta al buio: avrei preferito poterla abbassare di più.
I colori sono più freddi che caldi, ma possono essere regolati a piacere nelle impostazioni, ed in generale tendono a restituire immagini cariche. Quello del dtek50 è sicuramente un ottimo pannello che, grazie alla risoluzione full HD spalmata su di un 5.2" (che si traduce in più di 420 ppi) garantisce un'ottima leggibilità. Il nero è chiaramente da LCD IPS, non raggiunge la profondità di un AMOLED, e si nota la variazione al grigio quando poniamo il telefono in diagonale. Il bianco, invece, tende leggermente all'azzurrino. Infine, il display supporta fino a 5 tocchi.



Un piccolo appunto sulla dissipazione del calore: il dispositivo tende a scaldare nella zona vicina al convenience key, probabilmente perché il SoC e la batteria sono posizionati lì nei dintorni. Sotto stress, infatti, ho notato che la batteria arriva velocemente attorno ai 40° ed il calore va a colpire il frame in metallo nel punto più vicino. Sotto al sole e nelle giornate più calde, in vacanza quando mi trovavo a scattare fotografie frequentemente ed utilizzavo parecchio il dispositivo, mi è capitato di provare un po' di fastidio nell'impugnarlo.
Attenzione, niente di così grave: lo Snapdragon 617 (octa-core) è abbastanza "famoso" per essere una "testa calda" ed in più ho l'impressione che ci sia qualche cosa da mettere a posto sul versante firmware: vi terrò aggiornati in merito!


Prima di lasciarvi al luuuuuungo video che ho girato, vi dico però che l'accoppiata Snapdragon 617 e 3 GB di RAM fan si che nell'uso quotidiano le applicazioni si avviino velocemente, girino senza intoppi e che sia possibile passare dall'una all'altra senza ricaricamenti o problemi di sorta.



Bene, mi fermo qui e vi do appuntamento al prossimo focus, quello conclusivo, che racchiuderà tutte le mie considerazioni finali sul dtek50 e su blackberry nel mondo del robottino verde.

A presto!