24 novembre 2016

Meglio costruirsi un piccolo edificio su misura che abitarne uno sontuoso ideato per esigenze altrui (cit.)


Ciao ragazzi!

Sono passati più di 12 mesi dalla mia recensione completa (qui trovate tutti i focus) del fire, il piccolo tablet da 7" di amazon sbarcato sul mercato all'inizio dello scorso autunno ad un prezzo incredibile!

Come da mia tradizione, eccomi qui a fare il punto della situazione sul dispositivo e sul mondo che lo circonda ad un anno (e più) dalla mia prova completa. Questa volta ho dovuto attendere qualche settimana aggiuntiva rispetto al solito, principalmente per due motivi: il primo è che -come saprete- non ero più in possesso del device ed ho dovuto procurarmelo nuovamente, ed il secondo è perché amazon doveva rilasciare un nuovo fondamentale aggiornamento firmware che è giunto soltanto in queste ultime settimane...

Bene, non perdiamo altro tempo!


13 ottobre 2015: unboxing e caratteristiche


Era appena iniziato l'autunno ed amazon lanciò la bomba: un tablet da 7" mosso dal suo fork di Android, Fire OS, dalle caratteristiche basilari ma venduto ad un prezzo irrisorio, 60€.

Appena lo vidi, lo volli provare: il mondo dei tablet, che ancora oggi non mi ha convinto al 100%, dava il benvenuto ad un nuovo sfidante. All'epoca avevo già provato diverse altre tavolette, tra cui il nexus 7 di asus/google e sia l'ipad che l'ipad mini di apple, ed ero -come lo sono tuttora- più che convinto che nel giro di pochi anni tali dispositivi sarebbero stati spazzati via dal mercato.

Il fire, però, aveva il suo perché: era un tablet fortemente economico ma immesso sul mercato da un brand famoso (insomma non il classico "cinesone"), e -soprattutto- legato indissolubilmente ai servizi offerti dal gigante dell'e-commerce.



Per le caratteristiche tecniche, l'unboxing e soprattutto il video focus che girai all'epoca, rimando all'articolo dettagliato che pubblicai qui sul blog. Quello che è interessante sottolineare, però, è che quel blocchetto nero, un po' goffo d'aspetto e con uno schermo parecchio riflettente, sbaragliava la concorrenza sotto ogni punto di vista. Ed è vero che i materiali utilizzati gridavano cheap ad ogni tocco, ma allo stesso tempo la qualità costruttiva era più che adeguata e, soprattutto, il prezzo con il quale era commercializzato era -ancora una volta- decisamente più basso rispetto ai diretti competitor.

Amazon vendeva il dispositivo fondamentalmente sottocosto, nella speranza di catturare gli utenti acquirenti ed incastonarli nel proprio ecosistema. Ma su questo ci torneremo tra poco.


14 ottobre 2015: primo avvio e panoramica


A quel punto non vedevo l'ora di avviarlo, soprattutto per capire se quell'hardware di fascia bassa fosse reattivo o almeno in grado di garantire un'esperienza d'uso decente.

La sorpresa fu immensa non appena vidi la reattività e la semplicità della UI creata da amazon con Fire OS. Il sistema operativo era basato su Android 5.x Lollipop e gran parte delle aree di sistema (come la barra di navigazione, la tendina delle notifiche, il multitasking, etc) erano fondamentalmente rimaste invariate rispetto al sistema del robottino verde. Ma l'azienda di Seattle aveva rimpiazzato tutti i servizi di BigG con alternative fatte in casa, e tutte le applicazioni base dell'AOSP erano state sostituite con altre app proprietarie.




Ovviamente anche in questo caso per approfondire sulla personalizzazione di UI, app e servizi presenti sul fire e per vedere il video focus che pubblicai al riguardo, rimando all'articolo dettagliato.

Ma come poteva amazon offrire un tablet costruito decentemente e con un software completo (e che girava davvero bene) ad un prezzo così basso?

Grazie alla pubblicità ed ai servizi integrati: nella schermata di blocco e -fondamentalmente- un po' ovunque nella home ed in altri punti strategici della UI, il gigante dell'e-commerce aveva inserito rimandi a prodotti (anche fisici) o a servizi da acquistare o a cui abbonarsi, ovviamente venduti sullo store amazon.com e sulle varie sue declinazioni digitali (App-Shop, Kindle, Video, Music, CloudDrive, ...).



E questa era la vera chiave di lettura del fire: una vetrina per portare direttamente tra le mani degli utenti l'accesso allo store di prodotti fisici tra i più grandi al mondo (amazon.com) nonché l'accesso alle alternative create da amazon ai vari servizi di cloud storage e di streaming od acquisto di brani musicali/libri/film/app più diffusi (Apple Store ed iTunes/iCloud di apple, tutta la suite Play e Drive di google, e così via).


22 ottobre 2015: prestazioni e multimedialità


Una volta capito il "perché" del prodotto, era giunto il momento di indagare a fondo sé nell'uso quotidiano il tablet fosse veramente prestante come era apparso al primo avvio e sé, effettivamente, l'ecosistema amazon poteva competere con gli agguerriti avversari.

Tanto per cominciare capii che -senza particolari sforzi- era possibile installare il Play Store ed i Play Services di google su Fire OS 5 (a differenza delle precedenti versioni che richiedevano root e altri smanettamenti), e questa era decisamente una buona notizia: nel qual caso l'ecosistema amazon non fosse stato in grado di soddisfare le mie esigenze, avrei potuto affidarmi ai ben più diffusi servizi di BigG e continuare comunque a godere di quell'hardware che fino ad allora mi aveva sorpreso in positivo.


Rimando all'articolo dettagliato che pubblicai qui sul blog per maggiori informazioni su come installare i servizi di google, per una panoramica approfondita sulle performance (con tanto di benchmark) e sulle applicazioni di amazon ed ovviamente per i vari focus video che girai al riguardo.



Dal punto di vista delle prestazioni, i benchmark confermavano la scheda tecnica da prodotto base di gamma. Ma come si sa, i numeri non sono tutto: nei circa 10 giorni di utilizzo che avevo alle spalle, avevo notato come nell'uso "reale" il dispositivo non mostrava segni di cedimento. Esso era sempre sufficientemente fluido, reattivo e non si notavano lag o impuntamenti.

La navigazione web era fantastica, il browser Silk di amazon era ricco di funzioni avanzate e valido (alcuni siti non venivano renderizzati al meglio, ma nella maggior parte dei casi l'esperienza era davvero appagante). Le app Kindle, Musica, Video (e la restante parte della suite di amazon) non avevano problemi, e sull'App-Shop si trovavano molti titoli anche se diverse app famose erano assenti e per quelle presenti spesso non era disponibile l'ultima release.

Come detto, per superare questi piccolo inconvenienti era possibile installare il Play Store. Ma devo ammettere che, una volta attivati i Play Services e configurati gli account social, il tablet diventava meno prestante, soprattutto spostando le apps più ingombranti (come i giochi o quelle che si utilizzano di meno) su di una microSD esterna (vista la poca memoria di archiviazione a disposizione).
C'è da dire, però, che il fire non è stato progettato per sfruttare i servizi di BigG. Tutt'altro: come visto, amazon ha fatto di tutto per sostituire tutte le app di google con le proprie, offrendo un pacchetto per certi versi anche più semplice da utilizzare e più coerente.



Il tablet, con il suo display da 7" in formato 16:9, era ideale per giocare e navigare sul web, un po' meno per passare tante ore sui libri vista la fastidiosa presenza di riflessi. Acquistando una semplice pellicola antiriflesso era possibile eliminare gran parte dei problemi e tornare a godere della fantastica esperienza di lettura data dall'app Kindle.

Il reparto multimediale veniva completato dalla presenza (inutile) di una fotocamera posteriore e un ottimo speaker che, nonostante fosse posizionato sul retro, era bello forte e chiaro. Tutti gli altri sensori e moduli radio presenti funzionavano bene.


26 ottobre 2015: la recensione


A quel punto avevo le idee piuttosto chiare: il fire era un dispositivo progettato per spingere l'utente ad utilizzare a 360° i servizi di amazon, venduto probabilmente sottocosto (o a costo di produzione) ed in grado di restituire un'esperienza d'uso appagante.




Votato alla multimedialità, esso garantiva un uso per circa 8h continuative e con consumi irrisori in stand-by (quindi sfruttandolo per circa un'oretta al dì, poteva essere ricaricato una volta a settimana tenendolo sempre acceso e pronto sul comodino, sul divano o nello zaino/borsa).

Le mie considerazioni finali furono:
Se dovessi assegnare un voto complessivo al fire (2015) di amazon, propenderei per un 8 pieno!
Fantastico nell'uso multimediale, pratico e comodo da tenere in mano: costa poco e offre tanto. Con un po' di (semplice) smanettamento (leggasi: installando il Play Store di google) si espandono i già ampi scenari d'uso. Ma anche se voleste solamente uno strumento in grado di farvi controllare le e-mail e gli appuntamenti sul calendario, navigare sul web, giocare a qualche videogames, ascoltare musica in streaming (o da memoria esterna) e visualizzare foto e video o le vostre serie TV preferite, il fire vi permetterà di coprire ogni esigenza senza intoppi ed out-of-the-box.
In più è anche pronto a coprire le esigenze dei più piccoli con poca preoccupazione per i genitori grazie alla gestione dei contenuti via Parental Control, ma soprattutto perché grazie al prezzo contenuto non avrete problemi a rimpiazzarlo con uno nuovo in caso di eventuali danni accidentali.
Insomma il piccolo fire può essere un fantastico regalo per il prossimo natale per i vostri cari o per voi stessi!

Eh sì perché amazon aveva furbamente immesso il prodotto giusto in tempo per l'arrivo della stagione dei grandi acquisti e ad un prezzo che non passava inosservato.

Per maggiori dettagli, per il mio video focus dedicato e per le ultime considerazioni al riguardo, rimando all'articolo che pubblicai a fine recensione.


Novembre 2015 - Febbraio 2016: Underground, modding e un botto di vendite!


Fin dai mesi immediatamente successivi alla commercializzazione iniziale, il tablet riscosse un grande successo: boom di vendite al Black Friday e grande interesse da parte della community.
L'apertura del fire, infatti, consentiva di installare facilmente il Play Store ed i Play Services di google, ma anche di ottenere il root con pochi passi.

Intanto amazon rilasciava un primo aggiornamento firmware, l'OTA 5.1.1, che portava migliorie al browser Silk, introduceva il Blue Shade (l'eliminazione della componente blu dei colori per aiutare la lettura di notte) ed apriva la strada a nuovi servizi amazon. Il primo a sbarcare anche in Italia fu Underground.

Underground è completamente integrato nell'App-Shop e fondamentalmente permette di scaricare applicazioni solitamente a pagamento in modo del tutto gratuito, compresi gli add-on e tutti i possibili acquisti in-app.

Il successo riscosso durante il Black Friday è stato bissato ovviamente anche durante le festività natalizie, durante le quali il tablet è stato il gadget più venduto su tutto l'e-commerce amazon.com. Ovviamente tra i tanti acquirenti ci sono stati i mitici smanettoni di XDA che non hanno impiegato molto a portare anche sul piccolo fire l'Xposed Framework ed una moltitudine di ROM custom.


Marzo - Aprile 2016: scandali, 6 mesi di fire ed un nuovo taglio di memoria


Vista la grande popolarità del prodotto, sono iniziate a spuntare fuori anche alcune piccole magagne: alcuni dei tablet venduti da amazon.uk sono arrivati nelle mani dei consumatori con caricatori difettosi e, dopo lo scandalo delle backdoor scoppiato in USA in quel periodo, amazon veniva biasimata per avere rimosso da Fire OS la modalità di encrypt dei dati dell'utente.

Così, mentre meditava sull'idea di reinserire la funzionalità di criptaggio della memoria, l'azienda rilasciava un piccolo OTA, il 5.1.2, che oltre ai classici bug fixes portava anche la possibilità di spostare su memoria esterna gli audiobooks acquistati dallo store.

A quel punto erano passati 6 mesi dalla mia recensione e decisi di regalare il fire: nel mio quotidiano riuscivo a coprire le mie esigenze con altri dispositivi, ed in ogni caso ero sempre più convinto che i dispositivi dai 7" in su prima o poi sarebbero spariti dal mercato.
Ad ogni modo, continuai a seguire le vicissitudini del fire per i mesi a venire, convinto comunque della bontà del prodotto, tanto da consigliarne l'acquisto a chiunque me lo chiedesse.

E poi ora amazon aveva immesso sul mercato, a 69€, una variante del tablet con 16GB di memoria interna, oltre che ben tre nuove varianti colore: blu, fucsia ed arancio.


Maggio - Agosto 2016: nuovi servizi, multe ed aggiornamenti firmware a go-go


Non so se sapete come funziona amazon.com, ma fondamentalmente i prezzi dei prodotti messi in vendita non sono costanti nel tempo e gli algoritmi che ci sono dietro sono studiati per far in modo che tali prezzi siano sempre concorrenziali. A volte può capitare che a causa di bug o malfunzionamenti, alcuni beni fisici ricevano prezzi errati, con il conseguente annullamento degli ordini effettuati dagli utenti da parte di amazon. Ed è proprio ciò che accadde durante il mese di maggio quando molti fire da 8 e da 16GB vennero scontati al prezzo di 1€: tantissimi acquirenti ne approfittarono ma amazon bloccò molti degli ordini ricevendo in cambio una denuncia per pubblicità ingannevole.

Aldilà di ciò, il gigante dell'e-commerce continuava ad espandere i propri servizi, come il Kid First Subscription pensato per i più piccoli ma non pronto per lo sbarco nel nostro mercato, o Audible che invece veniva finalmente reso disponibile anche nel Vecchio Continente.

Oltre all'espansione dei servizi a corredo, arrivarono anche altri aggiornamenti firmware in sequenza: l'OTA 5.1.2.1 e l'OTA 5.1.4 che, oltre ai classici bug fixes, introducevano la funzionalità On Deck, la possibilità cioè di far scaricare offline e automaticamente tutti quei contenuti acquistati dagli store digitali di amazon così da potervici accedere quando non connessi ad internet.
Inoltre, poco tempo dopo, amazon decise di saltare direttamente al ramo 5.3 di Fire OS, con l'OTA 5.3.1, ampliando On Deck e portando due funzioni molto richieste dagli utenti: la possibilità di criptare la memoria interna e la funzionalità di automatizzazione in base a fasce orarie o all'ora del tramonto/alba per il Blu Shade.


Settembre - Novembre 2016: Alexa e Prime


E alla fine arriva... Alexa!

Come ripetuto più volte, il fire non è altro che una vetrina per i servizi amazon, i quali a loro volta sono spesso un ponte per spingere le vendite sugli store digitali e su amazon.com.

Negli ultimi anni amazon ha sviluppato un assistente digitale in grado di rispondere alle nostre domande e guidarci negli acquisti on-line (qui trovate tutto quello che sa fare). Tale assistente è stato battezzato con il nome di Alexa e nel corso del tempo è stato integrato in 3 specifici prodotti di amazon: echo, dot e tap. Durante il 2016 tali prodotti sono sbarcati anche in Europa, ma di ciò che gli utenti erano in fervente attesa era chiaramente l'arrivo di Alexa anche su Fire OS.

Del resto Alexa (che non si discosta molto da Siri o Google Now) è aperto agli sviluppatori e sta godendo di un certo successo. Sì, perché a differenza delle soluzioni Siri e Google Now che funzionano soltanto rispettivamente su iOS ed Android, l'assistente Alexa può essere integrato in prodotti sviluppati da aziende di terze parti (vedi i tablet di tcl, il sistema Wi-Fi di luma, i mesh router di eero, e così via).

Dopo mesi di silenzio al riguardo ed assieme all'arrivo di un piano illimitato anche in Italia per CloudDrive, amazon finalmente dichiarava che Alexa sarebbe stato integrato sui più recenti Fire a partire dell'autunno. Inoltre l'azienda rendeva sempre più chiara la propria intenzione di spingere sul servizio Prime.

Prime è un servizio a pagamento con iscrizione annuale che sicuramente conoscerete meglio di me. Ciò che offre è al momento molto più interessante se vivete in USA, ma con il passare dei mesi anche qui da noi sta ampliando e portando sempre più vantaggi. Come l'accesso illimitato ad una quantità smisurata di ebook, Video, Music (per lo meno in UK e con tanto di piano famiglia), Protect, Rapids, la condivisione foto a gruppi via cloud, e tanto altro ancora.

A metà novembre, alla fine, l'OTA 5.3.2 è stato pubblicato ed ha portato con sé, oltre ai classici bug fixes, anche l'integrazione con Alexa. Più o meno.
Purtroppo questo servizio al momento non è disponibile in Italia e la mia attesa per la stesura di tale articolo ad un anno dalla recensione (e con tanto di video focus) non è stata ripagata. Pazienza.


24 novembre 2016: le conclusioni dopo 1 anno


Il fire di amazon è più di un tablet: è una linea di prodotti che vanno dai 6 agli 8" con diverse risoluzioni e caratteristiche hardware simili. Tali dispositivi sono una vetrina per i servizi di amazon e pensati per spingere l'utente ad acquistare beni fisici o digitali sugli store del gigante dell'e-commerce.

Nello specifico, il fire 7" (2015) fa il suo dovere e lo fa davvero egregiamente. Dalla sua immissione sul mercato ad oggi ha ricevuto diversi aggiornamenti firmware che ne hanno migliorato l'esperienza d'uso e aggiunto alcune utili funzioni software. Quando amazon deciderà di portare anche in Europa il suo assistente digitale sono certo che ne verrà sbloccato l'uso anche sul piccolo fire (purtroppo non basta impostare la lingua del sistema operativo in inglese come accade invece con Assistant di google sui pixel).

Acquistare oggi il fire 7", visto che amazon non ne ha rilasciato una versione 2016, può aver senso solo se si desidera un tablet compatto e in grado di garantire un uso multimediale a 360° (fa abbastanza bene un po' di tutto, non eccelle nel gaming o nella rapidità d'uso). Visto che, invece, la linea da 8" è stata aggiornata da qualche settimana e offre caratteristiche migliori, forse converrebbe puntare di più sul fire 8" HD (anche se più costoso e ovviamente dimensionalmente più grande).

Tra tutti i tablet immessi sul mercato, personalmente ritengo le serie fire di amazon ed ipad (mini nello specifico) di apple come le uniche che abbiano un minimo di senso grazie ai rispettivi ecosistemi, al funzionamento generale e alla qualità rispetto alla fascia di prezzo in cui si collocano.
Certo, sempre tenendo in considerazione che un tablet -oggi- ha ancora meno senso rispetto a quello che poteva averne 1-2 anni fa...

Prima di salutarvi vi lascio al video focus dettagliato che ho pubblicato sul mio canale YouTube:



Alla prossima :-)
Ciao!