6 aprile 2017

Non penso mai al futuro. Arriva così presto (cit.)


Buon dì!

Non ci credo che un altro mese (giorno più, giorno meno) sia già passato, letteralmente volato via... I due (tecnicamente tre) nuovi giocattolini in mio possesso mi hanno riempito ogni possibile momento libero a disposizione, e tutta la carovana dei restanti è rimasta un po' indietro. Ma oggi siamo qui pronti a dar loro spazio con una nuova puntata after the buzz (qui la precedente)!

Sotto a chi tocca!

Nota: l'edizione odierna vede il saluto di una parte dei miei giocattolini, poiché trascorsi i canonici due (o anche più) anni dalla loro recensione: per questo motivo ho deciso di cominciare subito da loro.


Ubuntu Phone - Sailfish OS - Firefox OS



La triade formata dai sistemi operativi alternativi al duopolio Android-iOS (e, al tempo del lancio, anche ai tanti altri OS presenti sul mercato) ha affrontato diverse difficoltà negli ultimi due anni: Firefox OS ha visto le sue prime release nel corso del 2013 (in Italia il primo terminale basato sul sistema operativo di mozilla è stato commercializzato in tempo per il Natale); Sailfish OS è arrivato sul mercato tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 (anche se nel nostro paese, lo jolla è stato ufficialmente lanciato solo a metà del 2014); ed infine Ubuntu Phone ha fatto la sua comparsa in tutta Europa nei primi mesi del 2015.

Mi piacerebbe davvero tanto, oggi, raccontarvi storie fantastiche di successi e gloria, ma la verità è che google ed apple hanno fatto completa terra bruciata attorno a sé: eviterò di ripetermi per la centesima volta, ma tutti gli OS concorrenti a quelli sviluppati dai due colossi americani hanno visto ridursi la propria diffusione a numeri prossimi lo zero. Compresi giganti come microsoft, nokia e blackberry che ora stanno cercando di risalire la china.

La prima a gettare la spugna è stata la fondazione della volpetta infuocata: Firefox OS è stato abbandonato a più riprese nel corso del 2016, fino alla chiusura definitiva del progetto Connected Devices ad inizio di questo amaro 2017. In un articolo pubblicato di recente e molto dettagliato, i più curiosi possono trovare tutta la storia del progetto dagli albori fino alla decretata morte. Il lavoro fin qui portato avanti, fatto sempre con lo spirito di apertura che contraddistingue tutti i progetti di mozilla, è stato donato alla comunità che finora, purtroppo, non è riuscita a continuarlo.

La seconda a mettere in stop i lavori nel settore mobile è stata canonical: Ubuntu Phone, l'incarnazione per smartphone e tablet della popolare distribuzione GNU/Linux, è stato accantonato per dare priorità ad altri progetti. Sì, avete letto bene: proprio ieri, in serata, l'azienda inglese con un grande ed inatteso colpo di scena ha dichiarato che tutti gli sviluppi su Unity, Mir, Ubuntu Phone ed altri progetti cesseranno. Dall'anno prossimo si tornerà a GNOME su Desktop e ci si concentrerà nel mondo Server, IoT e Cloud.
Ad essere realistici, Ubuntu Phone non aveva riscosso l'interesse previsto, Unity era in lavorazione da 6 anni e ancora non era pronto e senza di esso Mir non ha motivo di esistere. Giustamente l'attenzione viene ora riposta verso altri ambiti commercialmente più proficui e non c'è niente di male in ciò: del resto canonical non è una onlus e deve trovare un ricavo in ogni avventura che intraprende. Il futuro è perciò tutto di Snap ed Ubuntu Core: speriamo che anch'essi non vengano abbandonati...!
Quella che rimane è sicuramente l'amarezza per aver perso progetti come la convergenza, che avrebbero potuto rivoluzionare il modo in cui noi utenti ci avviciniamo al mondo del personal computing. Anche in questo caso, comunque, la natura completamente open dell'OS ne permetterà lavori da parte della community: chissà se essa riuscirà a portare avanti il progetto...

E infine, jolla... La start-up finlandese continua il suo viaggio contro tutto e tutti, portando avanti gli sviluppi di Sailfish OS e stringendo accordi in giro per il mondo affinché esso possa maturare. Parlando di sviluppi, nei giorni scorsi sono stati distribuiti due piccoli avanzamenti del sistema operativo (2.1.0.10 e 2.1.0.11), ancora in beta e rilasciati agli early adopters. Purtroppo, secondo me, l'azienda continua ad evitare di toccare punti caldi che probabilmente sa di non riuscire a risolvere: ad esempio, dopo quattro e più anni di sviluppo, ritengo inaccettabile l'impossibilità per gli sviluppatori di terze parti di aggiungere app a pagamento sullo store, o più semplicemente di accedere a tutte le (o almeno ad un numero maggiore di) API esposte dal sistema operativo. Non c'è una roadmap chiara per il futuro (o almeno sufficientemente chiara come lo era nei primi anni di vita dell'azienda), e a me sfugge quale possa essere il piano alternativo al solo cercare di far funzionare applicazioni nate per un altro sistema operativo (Android) per coprire i buchi incredibili presenti nel proprio ecosistema. Ma anche volendo accettare tutto questo, nel 2017 Sailfish OS ha delle lacune di fondo che potevano essere accettabili 3 (o al massimo 2) anni fa, ma ormai non lo sono più: tutte le app core sono talmente basilari che, per certi versi, sono perfino inferiori a quelle corrispondenti presenti sulla Series 40 dei feature-phone di nokia!
Tralasciando il fatto che una marea di sviluppatori di terze parti (che fin dagli albori hanno provato a stare sulla barchetta di e con jolla) sono andati via (abbandonando quelle poche app native ad oggi esistenti), ho la sensazione che, senza reali cambi di rotta, dell'azienda finlandese ben presto non ne sentiremo più parlare. Ed è un vero peccato, soprattutto per chi come me ci ha creduto ed ha sostenuto con forza e per anni quel progetto di OS alternativo e indipendente. Staremo a vedere come andrà a finire...


Sono passati due anni dalla mia recensione del bq aquaris e4.5 (qui tutti i miei focus sul dispositivo), il primo device al mondo a montare Ubuntu Phone. Ed è un peccato salutarlo così, in questo momento così negativo per gli OS alternativi a quelli di massa. Quello che posso dire è che ho apprezzato moltissimo la rapida evoluzione che il sistema di canonical ha avuto nel corso dei mesi e la sua sorprendente maturità raggiunta nonostante i pochissimi anni di vita. L'aquaris e4.5 era e rimane uno smartphone ben progettato e proposto al giusto prezzo, e sicuramente un ottimo showcase per le peculiarità dell'OS. Nelle scorse settimane l'ho convertito nel suo gemello Android-based, cosa che (non è bello notare, lo so) ne ha aumentato a dismisura le potenzialità d'uso. La personalizzazione fatta da bq del robottino verde gira fluidissima e senza intoppi, segno che l'hardware sottostante è comunque di qualità.

Addio aquaris e4.5 e addio Ubuntu Phone: mi/ci mancherete!



Nintendo Switch



La neo-arrivata della brigata, la nintendo switch (qui tutti i miei focus sul dispositivo), è stata probabilmente la causa maggiore della mia completa perdita di orientamento temporale (:P) dell'ultimo periodo.
Le prime settimane di vita della nuova console del produttore giapponese sono state ricche di informazioni trapelate, comparative con i concorrenti (alquanto inutili secondo me) ed analisi dettagliate dei suoi pro e contro.

La prima novità, però, è tutta ufficiale e si tratta del rilascio del firmware 2.1.0 di Switch OS, il sistema operativo proprietario che ci permette di giocare con la switch. Non ci sono particolari novità, se non qualche fix e miglioramento alla stabilità generale del sistema. Probabilmente tale versione contiene anche una patch per l'exploit che permetteva di -potenzialmente- jailbreak-are la console. Assieme ad esso, nintendo ha rilasciato anche una nuova versione della sua companion app, Parental Control, la 1.0.3.

Parlando di exploit e sistemi, sembra che nel corso dello sviluppo del dispositivo nintendo abbia addirittura contattato cyngn.inc affinché realizzasse per lei l'OS per la console, forkandolo da Android. L'accordo evidentemente non deve essere andato a buon fine, portando la casa di Kyoto a sviluppare un nuovo sistema proprietario basato su kernel BSD e solo con qualche pezzo di codice preso comunque in prestito dal robottino verde (come ormai sempre più spesso accade data l'impossibilità e l'inutilità di reinventare costantemente la ruota).

Lato hardware, invece, ora che il dispositivo è arrivato finalmente nelle mani degli utenti (con un costo di produzione stimato di circa 257$), ci si è potuti spingere con analisi puntuali: dalla scansione a raggi X della console, al suo tear-down completo; dai test prestazionali su memorie, tempi di carica, tempistiche di download dei giochi e qualità dei controller, alle limitazioni della RAM per gli sviluppatori e quelle degli screenshot per gli utenti; dalla conferma di accesso globale all'eShop, alle spiegazioni in merito ai problemi di disconnessione del joy-con sinistro (volete un nuovo gate? c'è il warp-gate!). Più una serie di consigli e trucchi per risolvere i più comuni problemi finora riscontrati.


Il mercato delle console ha dato il benvenuto ad un nuovo concorrente (evento da sempre di fondamentale importanza per tutto il settore), e la switch dovrà vedersela con avversari ben posizionati: sony domina la scena con il suo abbondante 57% di share e al momento non sembra che ci siano così tanti sviluppatori di terze parti interessati a portare i loro giochi anche nel mondo nintendo. Ma questo potremo realmente valutarlo solo nel corso del 2017, anche perché al momento arrivano frequenti annunci di titoli in lavorazione...
Forte del continuo successo che la console sta dimostrando giorno dopo giorno, l'azienda nipponica conta di venderne tantissimi pezzi, circa 20 milioni durante il solo primo anno di vendita, e superare così i numeri enormi raggiunti con la wii: è già iniziata la corsa all'aumento della produzione!

Mentre nintendo aggiunge una nuova sezione al suo eShop, i best sellers, noi utenti restiamo in fervente attesa di nuovi titoli (il cui sviluppo ora può avvenire anche con maggiore facilità visto il supporto nativo per la switch in Unity 5.6); titoli che vadano a rimpolpare una line-up ancora un po' scarsa anche se curata con costanti uscite settimanali, principalmente retro o indie.
A fine marzo si è tenuto il global test fire di Splatoon 2, al quale sono riuscito a partecipare per il rotto della cuffia e che ci fatto toccare con mano un paio di scenari e quattro armi di quello che si prospetta essere uno dei titoli più divertenti per il 2017 sulla switch. E che io non vedo l'ora di avere!

Nell'attesa vi lascio ai punteggi ottenuti su metacritic dai maggiori giochi ad oggi disponibili sull'eShop.



Raspberry Pi (Zero, Zero W e 3)


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Altri "colpevoli" della mia amnesia temporale sono loro, i piccoli SBC della fondazione inglese raspberry pi. Sia i due pi zero (qui tutti i miei focus sui dispositivi) che il pi 3 (qui tutti i miei focus sul dispositivo) in questi giornate di fine inverno ed inizio primavera mi hanno ispirato e portato a smanazzarci sopra ampiamente.

Probabilmente, però, in questo stesso periodo non sarò stato l'unico a divertimi con loro: in 5 anni la fondazione è riuscita a venderne circa 12.5 milioni di pezzi, rendendo di fatto il pi il terzo general purpose computer più venduto di sempre!
E ovviamente più la sua versatilità attira le masse, più la sua diffusione avvicina gli sviluppatori (e viceversa): anche NetBSD e LibreELEC si aggiungono alla lista di quelli che ora supportano il pi zero, e spuntano fuori come funghi anche nuovi tool che aiutano a provare i vari OS ed accessori stravaganti che possono facilitare gli smanettamenti.

Come al solito, ecco una nuova lista di tutorial, guide e idee su come sfruttare gli SBC della fondazione raspberry pi:



BlackBerry



"Ridendo e scherzando" sono passati più di 6 mesi da quando ho recensito il blackberry dtek50 (qui tutti i miei focus sul dispositivo), è proprio vero che il tempo ultimamente sia volato via!

Nei giorni scorsi ho provveduto a riportarvi le mie considerazioni sullo stato dello smart-phone (utilizzato nel quotidiano come mio unico dispositivo) e dei suoi accessori; focus che ho pubblicato sul mio canale YouTube e che vi riporto anche qui per comodità:



La casa della mora si è buttata a piè pari nel mondo del robottino verde, e lo ha fatto -finora- nel migliore dei modi: dispositivi molto validi, personalizzazione votata alla produttività, tempestività nel rilascio delle patch di sicurezza mensili e soprattutto 0-day (il PRIV, ad esempio, è stato considerato perfino da google stessa -nel report annuale sulla sicurezza in Android- come uno degli smartphone più sicuri, e con esso tutti gli altri della famiglia blackberry). Ed i primi frutti della manovra iniziano a vedersi. Sono proprio curioso di sapere di che cosa si tratti il da-poco-anticipato passo successivo (nome in codice "Vedova Nera") nell'hardening che l'azienda canadese apporta al robottino verde per i propri device...

Se blackberry spingerà ancor di più sul proprio brand affinché possa essere associato a sempre più dispositivi (tablet, smartwatch, IoT ed EoT) e se sugli update essa sia praticamente imbattibile (difatti sono già state rilasciate le patch di aprile!), dove la casa della mora potrebbe migliorare è negli upgrade di sistema: BigG corre come un treno (già si inizia a parlare di Android O...) ed i produttori sono costantemente punzecchiati con nuove versioni da declinare sui propri device. Da un lato, quindi, ottimo lavoro con le SMR mensili, ma dall'altro è necessario un pochino di impegno in più così da far intercorrere meno tempo tra un rilascio e l'altro delle nuove release di Android.


L'azienda canadese comunque punta da sempre alla stabilità dei propri dispositivi, i quali devono essere affidabili nel quotidiano; ed è forse per questo motivo se Nougat ancora non si è visto. Con il rilascio della 7.1.2 da parte di google e l'arrivo imminente-anche-se-rimandato del keyone (e dell'aurora), però, mi sa che è giunto davvero il momento per blackberry di graziare anche gli altri suoi Android-phone con un bel upgrade dell'OS. Vi terrò aggiornati non appena esso sarà disponibile!



Intanto continua l'ottimo lavoro sulle app facenti parte della suite Hub+ (sia con l'arrivo di nuovi tool e sia di fix e funzionalità per quelli più vecchi), e su BBM il quale ha ricevuto un completo ammodernamento della UI.

Piccola nota di colore: il forum ufficiale di supporto di blackberry ora è ospitato da CrackBerry.



Yi 4K



Ve l'ho già detto che ultimamente è come se io avessi saltato mesi interi? Beh, ne sono passati esattamente 6 mesi dalla mia recensione della yi 4k action cam (qui tutti i miei focus sul dispositivo)!
Anche per questo giocattolino ho provveduto a realizzare un focus con le mie considerazioni dopo diversi mesi d'uso, ed una breve panoramica sulle novità arrivate con i recenti upgrade firmware e lato companion app:



Nei giorni scorsi, il brand cinese ha avviato il preordine per la revisione della yi 4k, la yi 4k+, che grazie alla presenza di un nuovo e più potente SoC è ora in grado di registrare video in 4K@60fps. Insomma un bel mostriciattolo!

Vale ancora la pena di prendere il "vecchio" modello? Secondo me sì: costa di meno (ormai si trova stabilmente sui 100-150€ in meno rispetto a quando la recensii), è comunque una delle migliori action cam in circolazione e se la batte tranquillamente con la ben più blasonata concorrenza. E di conseguenza ha anche poco senso pensare di passare dalla yi 4k alla 4k+.



Google VR & Androidtv



Dove il tempo, invece, sembra essersi un po' incantato è nei due mondi di google votati all'intrattenimento: quello della realtà virtuale/aumentata o mixed e quello domestico.

Se BigG annuncia novità su novità, progetti, esperienze ed applicazioni di continuo (e magari facebook ci mette lo zampino con i live-streaming a 360° aperti a tutti), la verità è che nell'ultimo periodo di svolte importanti per le piattaforme Cardboard (qui tutti i miei focus su di essa), Daydream (con le sue ultime feature) & co. non s'è vista traccia... YouTube, sì, ha/sta migliorato/ndo la qualità di riproduzione dei video in realtà virtuale, e WebVR tenterà di avvicinare sempre più utenti: ma di strada da fare ce n'è ancora tanta...!

Se poi si pensa che in questo periodo la maggior notizia relativa al mondo VR è stata l'uscita di Palmer Luckey (co-fondatore di oculus) da facebook, beh forse c'è proprio qualcosa che non va.


Comunque, mentre google brevetta un visore che funge anche da confezione, passiamo ad Androidtv: a Mountain View hanno implementato una nuova versione dell'app companion per dispositivi mobili che consente di controllare da remoto il nostro TV, ed il Play Store continua a crescere anche se moooolto lentamente...

Il mio televisore dorme imperterrito sonni tranquilli visto che philips sembra essere concentrata, settimana dopo settimana, solamente ad immettere nuovi modelli piuttosto che aggiornare quelli già in commercio. Infatti nonostante il recente update fimrware di fine marzo (QM152E 000.005.255.133), che ha portato un po' più di stabilità a sistema e sincronizzazione audio (era ora!), la casa olandese non è ancora stata in grado (o forse non ha avuto il tempo?) di confezionare un upgrade dell'OS per il 50put6400/12 (qui tutti i miei focus sul dispositivo). Bah... Inutile che io sottolinei l'importanza di portare nuove patch e correzioni: perfino TIM è stata capace di aggiornare il proprio decoder ad Android Marshmallow! Senza contare l'nvidia shield e lo xiaomi mi box che già viaggiano con la 7.0...



Amazon


A chiudere la puntata odierna c'è amazon: anche stavolta nessun update per il fire tablet (qui tutti i miei focus sul dispositivo).
Però ci sono novità per quanto riguarda Alexa: l'assistente è stata integrato in USA nella applicazione ufficiale del gigante dell'e-commerce per iOS ed anche su alcuni dispositivi Android, portando per la prima volta tale assistente in piattaforme differenti da Fire OS.


E queste erano tutte le news di oggi.
Alla prossima!

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