18 settembre 2017

Se escludiamo l'impossibile ciò che resta del quanto probabile è pur sempre impossibile... (cit.)


Ciao ragazzi!

Ebbene sì: l'estate volge al termine, le ferie sono finite e qui ci tocca tornare alla quotidianità... Ma questo significa anche che, almeno per me, sia possibile tornare a smanettare con i giocattolini in mio possesso! E quindi eccoci pronti per una nuova puntata after the buzz di aggiornamento su tutto ciò che è accaduto nelle calde settimane trascorse fino ad oggi dalla vecchia puntata!

Prima di entrare nel merito, però, volevo sia sospirare un'ultima volta ripensando ai giorni vacanzieri di viaggio, riportandovi il video time-lapse che ho registrato con la yi 4k (che ho caricato sul canale YouTube e qui di seguito riportato in caso ve lo foste perso):


e sia facendo un paio di conti riguardo gli accadimenti più importanti di fine Agosto: la presentazione di Android 8.0 Oreo, il passaggio dalla piattaforma Tango ad ARCore, IFA2017 ed ovviamente la presentazione della line-up 2018 dei prodotti Apple.

In realtà non voglio spenderci troppe parole per vari motivi, tra cui il fatto che sto cominciando ad essere sempre più annoiato dall'appiattimento generale e dalle mosse commerciali sempre più "azzardate" dei big del settore...
  • Android 8.0 porta diverse novità ma che, come al solito, potrebbe anche aver poco senso andar ad analizzare visto che le vedranno si e no quattro gatti, e probabilmente solo a partire dal 2018 quando ci saranno sul mercato nuovi prodotti messi in vendita direttamente con tale versione dell'OS preinstallata. Google non è ancora riuscita a trovare un sistema "sensato e semplice" per costringere o aiutare gli OEM ad aggiornare i propri dispositivi, o comunque fare in modo di rendere il passaggio tra una versione e l'altra più rapido ed efficace. Ok la libertà, la personalizzazione, etc... ma trovo ridicolo che a Settembre 2017 la versione del sistema operativo Android più diffusa sia quella rilasciata 2 anni prima (in questo caso il 5 Ottobre 2015) e spesso intoccata da parte dei produttori dei dispositivi senza neanche la distribuzione di patch di sicurezza aggiornate... Per gli smanettoni c'è sempre la possibilità di installare ROM custom (con tutti i limiti, problemi e non affidabilità del caso), ma stiamo parlando di pochissimi utenti mentre la massa è forzata a comprare frequentemente nuovi device oppure rimanere non protetta o senza nuove funzionalità per mesi e mesi. In ogni caso è un discorso che riprenderò tra pochissimo nel paragrafo dedicato al DTEK50.
    Sono abbastanza convinto che con il costante passaggio dal mondo dei PC a quello degli smartphone tale problema sarà sempre più gravoso e qualcosa dovrà cambiare. Speriamo che Oreo potrà essere il primo passo verso un sistema più snello e modulare, e che tutto l'ecosistema che solitamente ruota attorno ai processi di aggiornamento (produttori hardware, software, OEM, carrier telefonici, e qualsiasi altra figura annessa) si adegui.
  • Ancora più una barzelletta è ARCore, la nuova piattaforma per la realtà aumentata sviluppata da Google per Android che è già pronta a controbattere ARKit di Apple (in uscita proprio in questi giorni con iOS11). Come ben sappiamo Google ha n-mila piattaforme intente a coprire il mondo della realtà virtuale (Daydream e Cardboard), quella aumentata (Tango e Glass) e quella mixed (ad esempio con gli investimenti nella start-up Magic Leap). Evidentemente il progetto Tango (in sviluppo dal 2014) non è stato in grado di riscuotere il successo sperato, sia perché richiede hardware dedicato costoso (e di dispositivi compatibili alla fine ne sono usciti finora soltanto due, di cui uno da poche settimane) e sia perché Apple ha presentato la sua piattaforma AR che sarà fin da subito compatibile con milioni di iPhone e iPad. BigG ritirerà con molta probabilità Tango (o al massimo, cosa secondo me improbabile, resterà come opzione per device di nicchia) e concentrerà tutti gli sforzi sulla neonata ARCore che in teoria anch'essa dovrebbe essere compatibile con milioni di dispositivi fin da subito. Staremo a vedere...
    La principale differenza tra Tango ed ARCore è che se la prima sfrutta hardware dedicato per studiare il mondo attorno a noi e "aumentarlo", ARCore si basa su algoritmi e quel poco che c'è a disposizione (fotocamera, giroscopio & co.) per fare alcune delle stesse cose (ma non tutte) ed essere fin da subito disponibile per tanti utenti. Probabilmente il progetto Tango era troppo ambizioso e meno fattibile della nuova piattaforma, ma solo il tempo potrà dirci fino a dove un approccio software potrà arrivare rispetto alla combinazione di sensori fisici dedicati.
  • Ad inizio Settembre si è tenuta l'annuale fiera berlinese, l'IFA2017, da sempre vetrina per il mondo dell'elettronica di consumo e, quindi, ottimo palcoscenico di lancio per nuovi prodotti in vista delle feste natalizie. Essendo una fiera generalista non c'è una categoria che solitamente ha la precedenza sulle altre: smartphone, televisori, elettrodomestici, e chi più ne ha ne metta, tutti sono al centro dell'attenzione.
    Sinceramente non mi è sembrato di vedere alcun dispositivo spiccare in particolare: certo l'LG V30 è stato probabilmente lo smartphone più completo ed interessante presentato; i vecchi grandi nomi come Nokia, BlackBerry e Motorola han mostrato i denti; finalmente Fitbit ha reso pubblico il frutto del lavoro sulle ceneri di Pebble; il fitness ha dichiarato vittoria nel mondo wearable; sono state mostrate TV 4K HDR in tutte le salse; e non sono mancati strumenti ed appliances di ogni tipo per la smarthome. Ma su tutto, chi sta mostrando di avere una marcia in più è stata Amazon con Alexa: l'assistente digitale del gigante dell'e-commerce era ovunque! Certo stanno anche arrivando speaker & co. compatibili con Assistant di Google, ma la varietà e la quantità di prodotti powered by Alexa in mostra a Berlino è stata impressionante, a conferma che la prossima battaglia si terrà nel campo degli assistenti vocali e che Amazon è ad oggi quella posizionata probabilmente meglio.
  • E alla fine arriva Apple... Come al solito l'azienda di Cupertino ha schedulato il suo show a ridosso delle presentazioni degli altri brand, in un evento esclusivo nella nuovissima sede americana. In particolare la presentazione si è tenuta nel teatro dedicato a Steve Jobs nel nuovo Apple Park campus. A dire il vero l'incontro si sarebbe anche potuto non tenere, visto che si sapeva davvero già tutto e già con diversi giorni di anticipo: dall'introduzione dell'LTE e impermeabilità al per-me-inutile Apple Watch, all'arrivo del 4K per l'Apple TV; dai nuovi iPhone 8, 8 Plus ed X, alle nuove feature "esclusive". Come al solito il marketing Apple farà faville con grandissimo ritorno economico ma, come ben sappiamo, di vere novità ce ne sono state ben poche.
    Ad Apple bisogna riconoscere, però, sicuramente la sua grande capacità di migliorare l'esistente e renderlo fruibile per le masse:
    • di smartwatch impermeabili e con SIM ce ne erano già diversi modelli, ma Apple è stata in grado con la Series 3 di mantenere il suo orologio in dimensioni "umane" integrando una SIM virtuale (con tutti gli attuali limiti e problemi del caso, ma anche i rispettivi vantaggi!) e sfruttando il display stesso come antenna;
    • di dongle 4K per la TV ce ne erano a bizzeffe, ma Apple convertirà il suo catalogo di film e serie TV alla nuova risoluzione (con tanto di HDR) offrendolo allo stesso prezzo dell'HD (cosa non vera nella concorrenza, che per il 4K chiede di più);
    • di smartphone con ricarica wireless (praticamente l'unica cosa degna di nota dei nuovi iPhone 8 ed 8 Plus) ne esistono in commercio dal 2009 (Palm Pre!), ma la potenza commerciale di Apple che ha scelto lo standard Qi metterà la parola fine alla lunghissima diatriba su quale soluzione ad induzione scegliere nel ventaglio delle possibilità;
    • di dispositivi con display OLED e con sistemi biometrici di autenticazione tramite riconoscimento facciale (come l'iPhone X) se ne parla da anni (con implementazioni di varia natura), ma il lavoro fatto a Cupertino sarà probabilmente quello più efficace (la casa punta tutto su questa feature, e conoscendo come essa si muove deve davvero esserne convinta) e complessa (ci sono in ballo una marea di sensori dedicati).


Ma ora basta chiacchiere, sotto a chi tocca!


BlackBerry



Il primo dispositivo su cui voglio soffermarmi oggi è il dtek50 (qui tutti i miei focus al riguardo). Dall'ultima puntata after the buzz, blackberry non è stata ferma un solo giorno visto che ha rilasciato sia le patch di sicurezza di Agosto che quelle di Settembre. In più, la casa della mora non ha mancato di tenere aggiornate con costanza tutte le applicazioni facenti parte della Suite Hub+ tra cui il Productivity Tab (che reintroduce il tab per i task), il Launcher (che ora ha anche gli icon pack di BB10 e BB7), e la Keyboard. Rimando comunque al corposo changelog se siete interessati a saperne di più.





Se, quindi, da una parte blackberry si conferma probabilmente l'azienda più seria dal punto di vista del rilascio delle patch di sicurezza (sì, ok, anche altri produttori ne rilasciano, ma mai con costanza e puntualità come il marchio canadese, ad eccezione di nokia che ultimamente sta cercando di mostrarsi attiva al riguardo); dall'altra con gli upgrade di sistema proprio non ci siamo!

Android 7.0 Nougat non è ancora stato rilasciato e, mese dopo mese, sta iniziando a sbiadire l'ipotesi del suo reale arrivo. Per il priv, il primo modello Android della casa della mora, la versione 7.0 non ci sarà e la possibilità che ciò accada anche per la serie dtek è sempre più probabile. Si dà la colpa alla difficoltà di far lavorare assieme fornitori driver, fornitori componenti software e quant'altro: a parte che c'è modo e modo di stringere accordi commerciali, ma come dicevo ad inizio articolo il vero problema è che Google non è riuscita ancora (e non è detto ci riuscirà mai) a creare un sistema generico che faciliti tutti questi passaggi intermedi e renda gli upgrade alle nuove versioni dell'OS molto più fluidi e semplici per tutti.

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Ad ogni modo, blackberry continuerà a supportare i propri prodotti con le patch mensili e con gli aggiornamenti alle sue applicazioni, e spostando sempre più il proprio business sui servizi.
Il primo esempio che viene in mente è ovviamente BBM che anche in queste ultime settimane ha ricevuto diverse attenzioni: l'instant messaging proprietario dell'azienda canadese sarà diviso in 3 servizi differenti, quello per gli utenti Enterprise, quello per gli utenti BB10 e BBOS e quello per gli utenti Android, iOS e Microsoft. Questa divisione è dovuta al fatto che la gestione di BBM per il mondo consumer di massa (Android, iOS & co.) è stata affidata a partner di terze parti, mentre blackberry continuerà a seguire solamente il mondo enterprise e chiaramente quello relativo ai sistemi proprietari.

Parlando di partnership, nell'ultimo periodo l'azienda ha stretto accordi a più livelli per potenziare il proprio ecosistema: con slack (per UEM), con vuzix (per occhiali smart), con uber (per accesso diretto in BBM), con appdome (per l'Enterprise SDK), con timex (per un probabile futuro smartwatch). In più in UEM, Dynamics e Work verrà aggiunto il supporto ad iOS11 nell'immediato futuro (già dal rilascio di questa settimana).

Molto interessante invece, qualora fosse confermata, l'idea di iniziare a concedere in licenza la propria personalizzazione di Android a produttori OEM terzi: in pratica blackberry si occuperebbe di personalizzare la ROM (denominata Blackberry Secure) mentre ai produttori hardware non resterebbe altro che aggiungere eventualmente qualche software e montare tutto sui propri smartphone. Certo, non è chiaro se mai ciò accadrà (ma non è poi molto diverso da quanto accade già ora con gli smartphone di TCL ed altre aziende i quali prodotti vengono rilasciati a marchio blackberry) né chi si occuperà degli aggiornamenti software... Probabilmente tali dispositivi non avrebbero accesso gratuito alla Suite Hub+, ma avrebbero tutti i vantaggi più volte discussi in fase di recensione del dtek e ben noti ai possessori di smartphone della mora.

Chiudo il paragrafo restando in tema telefonini: dopo aver portato ufficialmente in Europa il keyone in edizione All Black, sembra che blackberry stia lavorando ad un nuovo modello per la serie dtek (full touch e in arrivo ad Ottobre), il quale dovrebbe anche essere il primo certificato IP68. Non è chiaro il nome in codice del prodotto, visto che al momento ce ne sono due in circolazione: Juno e Krypton.



Nintendo Switch



La vera regina delle ultime settimane è stata ancora una volta lei: la nintendo switch (qui tutti i miei focus al riguardo).

Tanto per cominciare sono trascorsi sei mesi dalla sua commercializzazione (e mia recensione), e per questo motivo in molti hanno iniziato a chiedersi come fosse andata finora. La domanda era facilmente ipotizzabile perché la switch rappresenta un sfida importante per nintendo: l'hardware in sé è molto particolare, poiché ibrido, e quando si immettono prodotti del genere sul mercato è sempre più complicato prevedere le reazioni delle persone; in più la casa nipponica fino a metà 2016 non viaggiava in acque tranquille, dopo il flop della wii u e le scelte poco convincenti fatte nei successivi anni. Il 2017, invece, è stato per ora uno dei migliori anni di sempre per nintendo, in gran parte proprio grazie alla switch!

Come mio solito ho pubblicato un video sul mio canale YouTube in cui vi ho riportato le mie considerazioni sull'evoluzione della nuova piattaforma, le varie criticità finora riscontrate, l'andamento del supporto da parte di nintendo e soprattutto produttori terzi (giochi!), e cosa si ci aspetta nell'immediato futuro:


Inutile ribadire che per quanto mi riguarda la switch è stata una rivelazione: non toccavo una console e neanche il gioco su PC da 15+ anni, e l'ultima nata dalle menti di nintendo è stata in grado non solo di farmi riavvicinare al settore, ma anche di potermelo finalmente far apprezzare a 360°: nonostante in molti sembrino preferire il gioco domestico, io sono riuscito a divertirmi in aereo, sui treni, nelle sale d'aspetto, sul divano di casa ma anche in bagno (perché no?), e perfino sdraiato sul letto senza rischi di cadute sul viso o in pose contorte. Il tutto grazie alla incredibile versatilità dei sistemi di controllo (joy-con, pro controller, etc).

Ad oggi ci sono chiaramente ancora alcune mancanze, ma a molte ci si sta già lavorando e nel corso dei prossimi mesi l'intera piattaforma migliorerà ancora. L'azienda nipponica del resto finora ha supportato a piccoli e costanti passi sia Switch OS, sia i giochi pubblicati e sia il sistema di news e l'eShop.

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Parlando proprio di aggiornamenti, da pochi giorni è stato rilasciato un nuovo update firmware (v3.0.2) che ha fixato qualche bug introdotto con il grande upgrade 3.0 delle scorse settimane. In più sono state aggiornate le app companion per il parental control (1.2.0 e 1.2.1) e switch online (1.1.0): finalmente è stato superato il limite che costringeva ad avere costantemente in foreground l'app per mantenere attive le chat vocali durante le partite in multiplayer. Infine è stato aggiunto il supporto ai pagamenti PayPal sull'eShop.


Aldilà degli update software, nelle scorse settimane si sono tenuti tre eventi molto importanti:
  • il primo evento è stato il Gamescom durante il quale nintendo ha mostrato al pubblico tantissimi titoli giocabili, ma soprattutto ne ha approfittato (anche con dirette live mondiali) per spiegare in dettaglio il funzionamento di alcuni giochi chiave appena usciti o previsti per le settimane a venire (come Super Mario Odissey eletto miglior gioco della fiera, Mario + Rabbids, Pokkén Tournament, Fifa 18, e tanti altri). Si sono tenute delle sfide a Splatoon 2 ed altri giochi competitivi multiplayer, ed è stato concesso un po' di spazio ad alcuni dei titoli indie più attesi.
    Qui potete trovare i recap delle 5 giornate: 1, 2, 3, 4 e 5;
  • parlando di indie (quelli nintendo si chiamano nindie), il secondo evento si è tenuto qualche giorno prima dell'inizio del Gamescom: la casa giapponese ha rilasciato un video denominato Nindies Showcase in cui ha mostrato parte della line-up di giochi realizzati da sviluppatori indipendenti, giochi che arriveranno tra Settembre ed i primi mesi del 2018. Durante il Gamescom, poi, tale showcase è stato ripreso con maggiori dettagli.
    Qui potete trovare alcuni recap al riguardo: Nintendo Everything, My Nintendo News, The Verge, Nintendo Life;
  • il terzo evento è stato il direct di 45 minuti di metà settembre con il quale la casa nipponica ha stupito con anticipazioni su nuovi giochi in arrivo: la parte da leone l'hanno fatta chiaramente Doom e Wolfenstein II che nessuno aspettava e che invece sono sbucati con forza dal nulla. Oltre ad essi però sono state confermate le date o i periodi di uscita di diversi titoli prodotto da nintendo stessa (es: Xenoblade 2, Skyrim, Kirby), e mostrati una valanga di nindie già confermati da qui a fine anno.
    Qui potete trovare alcuni recap dell'evento: VentureBeat, Nintendo Everything, My Nintendo News.


E i giochi già pubblicati? Finora nintendo non si è assolutamente dimenticata di loro e tra patch, DLC e aggiornamenti di vario tipo ad Agosto e Settembre si è scatenato il putiferio (:O)!
  • Splatoon 2, il particolare sparatutto multiplayer in terza persona che sta vendendo a palate in Giappone, ha ricevuto due corposi aggiornamenti di versione (1.2.0 e 1.3.0), nuovi capi di abbigliamenti, diversi stage ed ovviamente nuove armi;
  • The Legend of Zelda: Breath of the Wild (altro gioco campione di incassi) è arrivato alla versione 1.3.1 la quale (oltre a risolvere alcuni bug) ha introdotto una particolarissima funzione che prevede la ricezione di oggetti bonus quando si avvia il gioco a partire da specifiche news pubblicate nella sezione notizie di Switch OS;
  • Mario Kart 8 Deluxe è stato anch'esso aggiornato alla versione 1.2.1;
  • ARMS dopo la versione 2.1.0 ha ricevuto il terzo corposo update (3.0.0) che ha introdotto un nuovo lottatore, tre nuovi livelli e nuove armi, e la possibilità di personalizzare a piacere i comandi;
  • infine anche i secondari (ma comunque sempre ben fatti) Flip Wars e Snipperclips hanno ottenuto i loro momenti di gloria...


Ma il mondo che ruota attorno alla switch non è solo Switch OS, app companion e giochi: molto interessante è anche tutto ciò che riguarda gli accessori (sia originali che prodotti da terzi).

Qualche settimana fa ho avuto la possibilità di provare tre accessori non ufficiali per sfruttare al meglio la console in mobilità. Poco prima di partire per le ferie ho pubblicato un video sul mio canale YouTube che, se ve lo foste perso, riporto qui per comodità:


Mentre in Giappone è stato reso disponibile un tool online che consente di configurare la propria switch con la combo di joy-con colorati desiderati, nei prossimi mesi arriveranno diversi altri controller ufficiali (e non) da produttori terzi, oltre ad un'altra marea di accessori compatibili:

Discorso a parte va fatto per le microSD: sembra che nintendo abbia stretto accordi con diversi produttori affinché essi producano memorie brandizzate (ovviamente vendute a prezzi folli) facilmente riconoscibili dalle masse poco esperte. Il motivo è molto semplice: stanno uscendo diversi giochi (vedi NBA2k18) che richiedono quantità immani di spazio di archiviazione, cosa che va a cozzare con i "soli" 32GB a disposizione sulla console (e con il costo elevato delle gamecard). Con il passare del tempo (o comprando specifici titoli in digitale dall'eShop, per alcuni di essi anche nella versione fisica) l'acquisto di una microSD diverrà obbligatorio.


Prima di passare al prossimo argomento, volevo segnale che nintendo ha deciso di chiudere il servizio miiverse, e che commercialmente parlando la switch sta avendo un successo così grande che la casa stessa non aveva neanche immaginato o pensato (e con essa i suoi stessi partner). Durante i mesi di Luglio ed Agosto la switch è stata la console più venduta (sia in USA che Giappone) portando i numeri al di sopra di quelli che la wii riuscì a fare nel suo primo anno di vita (e facendo alzare le stime di vendita per i primi 12 mesi di commercializzazione).
Il problema principale per nintendo sarà mantenere alta la produzione per far fronte alle festività in arrivo: alcuni problemi di approvvigionamento dei vari componenti con cui è costruita la console stanno rendendo arduo tale compito, ed al momento non è chiaro se effettivamente la casa giapponese sarà in grado di garantire la presenza di sufficienti unità negli store per Natale!

Se siete interessati forse è il caso iniziare a guardarvi attorno...



Raspberry Pi


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Mese di Agosto infuocato anche per raspberry pi ed i suoi piccoletti, il pi 3 (qui tutti i miei focus al riguardo) ed i pi zero e zero wireless (qui tutti i miei focus al riguardo).

Prima di tutto Raspbian OS è passato dal vetusto ramo Jessie (Debian 8.0) al nuovo Stretch (9.0), con tutte le migliorie annesse più qualche aggiunta da parte della fondazione inglese; sono stati riconosciuti nuovi rivenditori ufficiali in giro per il globo (qui la lista completa); ed è stata rilasciata la versione 1.4 del GPIO Zero, cioè l'API che aiuta sviluppatori e costruttori a controllare più facilmente via python i vari dispositivi connessi ai pi via GPIO (libreria integrata in Raspbian OS e reperibile direttamente via repository).

Inutile dire che anche altri sistemi operativi compatibili con i single board della fondazione sono stati aggiornati, tra cui: RaspEX che ha portato Ubuntu 17.04 con LXDE, RaspAND che ha portato Nougat 7.1.2 con tanto di Play Store (a pagamento), e Fedora 26 che finalmente ora supporta il bluetooth anche sui raspberry pi.
In più il progetto AIY Voice Kit di BigG (che vi ho mostrato di recente nel video sugli assistenti digitali sul pi 3) ha avuto talmente tanto successo che a Mountain View sembrano aver deciso di andare avanti con la creazione di nuovi kit basati sempre su raspberry pi e add-on (più chiaramente la presenza di Assistant) da distribuire sul mercato.



Ora che siamo arrivati a settembre però sono passati sei mesi dalla commercializzazione del pi 0 wireless e dalla mia recensione dei due più piccoli single board computer della fondazione inglese. Per questo motivo ho pubblicato sul mio canale YouTube un video in cui potete trovare un recap generale dei giorni trascorsi in loro compagnia, dell'evoluzione nel corso del tempo e, soprattutto, per cosa andrò ad utilizzarli in futuro:



A questo, prima di passare al prossimo argomento, non posso non riportarvi una classica selezione di progettini, idee e guide per divertirsi con i micro-computer più versatili del momento:

Vi state divertendo a smanettare anche voi?



YI 4K



Interessanti novità sul fronte yi 4k action cam (qui tutti i miei focus al riguardo): il brand cinese continua imperterrito a rilasciare firmware su firmware aggiungendo nuove funzionalità e fixando bug e problemi. Nel giro di poche settimane sono arrivati ben due firmware (di seguito i changelog) che, tra le altre cose, hanno finalmente introdotto il supporto alla lingua italiana! E poi non lascia mai indietro la propria app companion per smartphone e tablet Android ed iOS:

 

  • v1.7.17
    • Added German language
    • Optimized SD card compatibility
    • Optimized album feature
    • Optimized accuracy of battery indicator
    • Fixed the issue of mode switching when connected to phone
  • v1.8.9
    • Added Italian Language
    • Added French Language
    • Added Wi-Fi AP mode support
    • Reduced ghost artifact in low light
    • Improved file system, support folder has more than 1,000 files.
    • Optimized file recovery function



Nel frattempo è arrivato sul mercato un nuovo modello della versione economica della camera, la yi lite; in più (ora che è finalmente pronta al pre-ordine) la yi 360 VR camera sembra supportare la registrazione fino al 4K. Infine, xiaomi che controlla dall'alto yi ed altri sotto-brand, tramite il marchio mijia ha commercializzato una nuova camera 4K con stabilizzazione a 6 assi a meno di 90€.

L'aggressione dalla Cina al mercato continua imperterrita...!



Androidtv


Per quanto riguarda il mondo dell'intrattenimento domestico, philips ha pubblicato e poi ritirato (senza spiegazioni) un nuovo aggiornamento firmware per il 50put6400/12 (qui tutti i miei focus al riguardo):
  • QM152E_000.005.255.224 (Date published: 2017-08-08)
    • Solves "Unfortunately, the Teletext application has stopped working" (Czech)
    • New automatic upgrade feature (not applicable for 6500 range)
    • Channel logo updates
Aldilà di questo comunque tutto tace riguardo eventuali upgrade di sistema, che a questo punto vedo davvero di difficile realizzazione. Bah... Inutile andare a vedere cosa offrirà la versione 8.0 di Androidtv: qui non avremo neanche la 6.0!

Intanto sembra che google stia lavorando ad una nuova app per il controllo remoto di Androidtv, mentre continua ad aggiornare chromecast e protocollo Cast, ed ha rilasciato YouTube Kids e nuovi aggiornamenti per YouTube.



Amazon Fire


Ultime note di oggi tutte dedicate al fire di amazon (qui tutti i miei focus al riguardo). L'azienda non ha rilasciato alcun nuovo update dall'ultima volta, ma in compenso è arrivato anche in Italia uno dei suoi servizi: Music Unlimited, ovviamente abbinabile all'abbonamento Prime.

Probabilmente nella prossima puntata darò l'addio anche al piccolo tablet visto che sono trascorsi due anni dalla recensione e anche perché amazon ormai sta puntando sempre più su Alexa e tutti i suoi dispositivi stanno virando verso semplici interfacce per richiamare l'assistente e farsi guidare da lei.
Nel frattempo comunque, se voleste smanettare ancora un po' con Fire OS, qui potete trovare una guida per aggiungere widget custom sulla personalizzazione fatta dal gigante dell'e-commerce sul suo fork di Android.


Bene, questa era l'ultima notizia per oggi. Come al solito mi sono dilungato anche troppo (ma stavolta ci poteva anche stare vista la lunghissima assenza estiva).

Ci sentiamo presto!

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